In Italia il lavoro nei locali notturni e nelle discoteche è considerato poco professionale e gli artisti che si vestono da donna e animano le piste da ballo spesso lo fanno per arrotondare lo stipendio mensile, come hobby, come extra, abbassando qualità, cachet e credibilità dei professionisti. Il documentario racconta quattro professionisti del settore, seguendoli nelle loro attività lavorative e intervistandoli sul senso di instabilità che caratterizza il loro lavoro e le loro scelte personali. Oltre ventiquattro mesi di riprese, alternando interviste e lunghi momenti in cui la telecamera segue in silenzio ciò che accade. Un grosso lavoro di osservazione in discoteca, cercando di non influenzare i protagonisti pur stando accanto a loro, il più vicino possibile. Una colonna sonora scarna ma estremamente moderna, affidata a suoni e rumori e una fotografia cruda completano il film cercando di restituire le atmosfere che lo hanno caratterizzato dal vivo durante le riprese.